Lo dovevo a mio padre, all’amore per me e alla sua famiglia che tante volte cita nel Diario, al suo amore per mia sorella, per mia madre, per le sue sorelle e i nipoti: a tutti ha donato Gioia indistintamente.

Alla sua gentilezza d’animo, alla sua pazienza, ai valori che mi ha insegnato e che voglio trasmettere a mio figlio Raffaele, e all’imperativo ricordo che, dopo oltre trent’anni dalla morte, ha lasciato in tutti quelli che lo hanno conosciuto.

Ovunque tu sia, continua a proteggerci con il tuo gran cuore. Un bacio grande Papà da tuo figlio.

Gennaro Picarelli