Temporary management e crisi d’impresa sono due concetti che vengono spesso abbinati: naturale quindi che una particolare attenzione venga dedicata a tutti gli aspetti normativi che regolano la materia fallimentare. Già la precedente riforma aveva avuto il grande pregio di creare le premesse per un serio sviluppo anche in Italia del mercato del turnaround e delle special situations. La Commissione Rordorf ha da poco terminato i suoi lavori e grande interesse ha creato il grosso convegno di Ancona di cui riportiamo in anteprima una sintesi delle principali conclusioni.

Nella giornata del 4 marzo si è tenuto alla Mole Vanvitelliana di Ancona il Convegno dal titolo “Il concordato preventivo tra questioni dibattute e nuovi scenari normativi” organizzato dal Cescon Marche – centro studi di diritto commerciale e concorsuale coordinato dall’Avvocato Gennaro Picarelli.
Al convegno hanno preso parte illustri relatori e, tra questi, alcuni componenti della commissione Rordorf di riforma della Legge Fallimentare.
Alla presenza di una numerosissima e attenta platea di professionisti, sono state esaminate le prospettive di riforma della disciplina concorsuale e sono state esaminate alcune delle questioni più dibattute.
Luciano Panzani – Presidente della Corte d Appello di Roma e Componente della commissione Rordorf ha centrato l’attenzione sull’importanza della riforma della legge Concorsuale in riferimento alla Competitività del sistema Paese e delle Imprese, e sull’ importanza di sostenere e premiare i comportamenti delle imprese finalizzati alla tempestiva emersione dello stato di crisi aziendali, al fine di ottenere una più efficace possibilità di salvaguardia dei patrimoni aziendali.
Luciano Savioli -Presidente della Fondazione Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Rimini ha evidenziato la necessità di un profondo passaggio culturale dell’imprenditore e di tutto il sistema che lo circonda (finanziario, etc.) rispetto all’emersione delle Crisi di Impresa, e la necessità di migliorare l’attuale situazione in cui solo un numero assai marginale di concordati viene portato ad esecuzione.
Franco Benassi – Direttore Scientifico de Il Caso.it ha diffusamente esposto le problematiche relative alla pendenza dei rapporti di Locazione Finanziaria tra sospensione, scioglimento e prosecuzione, puntando particolare attenzione alla necessità che, in caso di scioglimento del rapporto, venga individuato un giusto Valore di Vendita del bene.
Paolo Felice Censoni – Presidente Centro Studi Diritto Concorsuale di Bologna ha esposto la disciplina degli altri Contratti Pendenti, in particolare quelli bancari ponendo una serie di questioni, tra l’altro, sul momento in cui lo scioglimento può essere chiesto se, ad esempio, anche prima della presentazione del Piano.
Il Presidente Rordorf ha innanzitutto esposto che il futuro della Riforma sarà precisato ovviamente in funzione dell’iter della legge delega, legge che si auspica possa essere oggetto di profonda riflessione e richieste di modifica da parte di tutti gli operatori di settore prima di divenire definitiva. Ha sottolineato la necessità che tutti gli operatori del settore siano maggiormente coinvolti per rendere possibile una tempestiva emersione della crisi di impresa, e dunque una maggiore efficienza del sistema concorsuale. Ha anche sottolineato che la Commissione si è’ anche soffermata sulla questione Gruppi di Impresa e sulla possibilità di disciplinare la formulazione di Concordati di Gruppo.
Francesco Farneti si occupato tra l’altro della Transazione Fiscale e della possibilità di falcidia del Iva, su cui si è’ in attesa di un pronunciamento definitivo della Corte Europea dopo il parere favorevole espresso dall’Avvocato Generale UE.
Francesca Miconi – Presidente del Tribunale di Ancona Sezione Fallimentare ha esposto le questioni più dibattute in ordine all’affitto d’azienda in materia concordataria, con particolare riferimento alla necessità, di volta in volta, di una precisa qualificazione in senso liquidatorio o di continuità della proposta concordataria, per la puntuale applicazione delle diverse discipline previste, e con peculiare riferimento alla Collaborazione Informativa cui è’ tenuto il terzo affittuario. Qualificazione normativa (tra liquidatorio e continuità) che è’ divenuta ancora più importante dopo che la recente riforma in ordine al limite minimo di soddisfacimento dei chirografari previsto per il concordato liquidatorio e non per quello in continuità.
Antonio Didone – Consigliere di Cassazione e componente della Commissione Rordorf ha esposto il complesso rapporto tra proposte e offerte concorrenti con particolare riferimento alla legittimazione attiva a proporre le proposte concorrenti.
Ilaria Pagni – professore ordinario in Firenze e Componente Commissione Rordorf ha affrontato le questioni più dibattute in tema di esecuzione concordataria con particolare riferimento al applicazione della disciplina ex art.168 L.F. alla fase post Omologa.
Giovanni Cruciani – componente centro Studi Nazionale Ancl ha esposto le modifiche in materia di ammortizzatori sociali evidenziando come in futuro l unica misura che, sulla base delle attuali riforme, dovrebbe rimanere efficace, è’ l indennità di disoccupazione (Naspi).
Francesco De Santis – Professore Ordinario Università di Salerno ha esposto riflessioni e questioni ancora aperte in ordine al nuovo procedimento unitario per l’accertamento dello stato di crisi e della insolvenza del debitore.
Sido Bonfatti – Professore Ordinario Università di Modena ha esposto una serie di riflessioni sulle Discipline contenute nel nuovo art. 182 septies L.F. Soffermandosi, tra l’altro, sugli effetti dell’estensione degli Accordi ai creditori bancari estranei, evidenziando che, in nessun caso, può essere imposto ai creditori estranei una nuove erogazione di linee di credito.

Conclusioni

Il convegno ha suscitato un grande interesse nel folto pubblico di professionisti presenti e ha consentito l’approfondimento di rilevanti questioni dottrinali e pratiche poste sia dai progetti di riforma, sia dalle novità normative che via via si stanno succedendo, sia dalle questioni ancora non risolte da una normativa che necessariamente dovrà essere ancora integrata e dettagliata.
Si pensi solo alle figure di Concordato Misto, con componenti liquidatori e di continuità aziendale che necessariamente devono rinvenire le loro disciplina sulla base di valutazioni di compatibilità normativa.
O alla questione della disciplina transitoria sull’applicabilità delle nuove normative a Concordati presentati “in Bianco”, laddove esiste ancora un forte contrasto giurisprudenziale tra varie Sezioni Fallimentari.
Ma su di una questione Tutti hanno certamente Condiviso, e mi piace sottolinearlo con un pizzico di cauto ottimismo.
Il Legislatore – sulla spinta di quanto anche rilevato dalla Commissione Rordorf – si è reso profondamente consapevole che la Disciplina Concorsuale (in misura forse maggiore che altri settori del diritto processuale e sostanziale) è di vitale importanza per la Competitività del Sistema Paese, in particolare per la rilevanza ed efficacia del Risanamento Concorsuale delle Imprese in crisi, e per la salvaguardia dei rapporti negoziali connessi alla Continuità Aziendale.
E, certamente, per tale maggiore Efficacia e Successo, occorre che la Crisi d’Impresa venga evidenziata e segnalata con tempestività, e in ogni caso in tempi più rapidi rispetto a quanto non avviene attualmente, evitando che il passare del tempo deteriori ulteriormente la struttura Finanziaria e Patrimoniale dell’azienda, in tal modo da rendere irreversibile la Crisi stessa.
Da qui l’importanza delle procedure di Allerta Pubblicistiche già segnalate dal Progetto della Commissione Rordorf.
Tali procedure però, per essere davvero efficaci dovranno, da un lato, inserirsi in un contesto socio-normativo che sia Premiale per l’imprenditore che voglia segnalare e superare la Crisi d’Impresa, e, dall’altro, includa e preveda la diretta partecipazione (quantomeno) informativa di tutti i soggetti (Banche, Tributi, etc.), in quanto primi recettori dei segnali di Crisi d’Impresa. Il tutto, in un necessario ambito di riservatezza e di non pubblicizzazione dei segnali di Crisi (e/o delle informazioni sui segnali di Crisi), la cui mancanza vanificherebbe altrimenti qualsiasi tentativo di superamento della Crisi.
Confidando che, invero, tale “intervento” di Allerta Pubblicistico, e le possibilità già attribuite al Terzo di formulare Proposte Concorrenti, non sfoci nell’idea, un giorno, di “consentire” il Concordato proposto da Terzi soggetti, anche in luogo ed in sostituzione dell’Imprenditore.

Gennaro Picarelli, Ce.S.Con Ancona

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